Stato novembre 2017: Le piante sono state comprate presso due vivai per compararne la qualità in vista di futuri acquisti. Le piante sono di tre varietà, Hass, Bacon e Fuerte. Le Bacon e Fuerte sono state impiantate in numero molto inferiore rispetto all'Hass per avere un po’ di avocadi in anticipo e soprattutto come impollinatori.
Stato agosto 2018: Periodo delicato per piante giovani (sole diretto, vento caldo, carenze idriche). Negli impianti Morabito e Cutuli le piante di due anni hanno iniziato a produrre dei frutti. I due produttori hanno seguito tecniche diverse: Morabito ha rimosso frutticini per stimolare vegetazione, Cutuli li ha lasciati con arresto vegetativo iniziale poi ripreso.
Stato gennaio 2022: Gli impianti crescono a vista d'occhio. Dopo i primi anni di adattamento (della coltura al luogo e dell'agricoltore nei confronti di una nuova coltura) gli alberi stanno esprimendo le loro potenzialità: chiome in salute e fruttificazioni abbondanti, ma clima impazzito complica la gestione. Questa primavera un forte vento in fase di allegagione, unito ad una estate molto calda e asciutta, ha ridotto la quantità di frutti prodotti inducendo gli alberi ad una cascola dei fiori e dei frutticini abbondante, diversa in funzione dei luoghi di impianto.
Stato settembre 2022: Estate 2021 tra le più calde e asciutte, avocado molto sofferenti con perdite superiori al 60% in alcuni casi. Analisi dell'agronomo Di Stefano: "l'abbondante fioritura primavera 2021 e buona allegagione, in quasi tutti gli impianti, lasciava ben sperare e premiava le buone pratiche colturali attuate. Ma estate 2021 difficilissima, ondate di calore numerose, precoci e prolungate (anche 2 settimane) contro le storiche poche e brevi. Perdita significativa/totale produzione per deficit idrico fisiologico: i venti caldi e secchi abbassano l’umidità atmosferica mentre la radiazione luminosa riscalda qualsiasi superficie; l’elevatissima quantità di acqua traspirata da foglie e frutti per abbassare la loro temperatura non è ricambiata dall’apparato radicale, che assorbe acqua più lentamente indipendentemente dall’irrigazione. Tale deficit causa una depressione nei vasi conduttori ed emboli che bloccano completamente il flusso di acqua, con conseguente morte dei tessuti e disseccamenti della chioma e perdita dei frutti".
Stato maggio 2023: I frutteti dei 5 soci coinvolti nel progetto, diversi per dimensioni, caratteristiche pedoclimatiche e metodi di gestione hanno dato risultati diversi, aiutandoci a comprendere meglio quella per noi di fatto è una coltura nuova e della quale stiamo imparando a conoscerne tutte le necessità.
A parte il caso di Sotto i Pini, dove una serie di fattori climatici e ambientali, oltre a responsabilità sia del produttore che del consorzio, gli impianti stanno bene, godono di ottima salute ed hanno iniziato a produrre. Purtroppo ad oggi non abbiamo ancora evidenze della produttività effettiva degli impianti poichè l'anno scorso, che doveva essere il primo anno con una produzione discreta delle piante, ad una meravigliosa fioritura non è seguita un'altrettanto abbondante allegagione, per cui le piante non hanno prodotto quanto ci aspettavamo. Avremo qualche dato più confortante (speriamo) per la raccolta 2023-2024.
Stato giugno 2024: Viste le problematiche affrontate, alcuni produttori hanno chiesto di aumentare il prezzo, per rientrare degli importi investiti e dell'energia profusa. Abbiamo dunque avviato un percorso collettivo di analisi dei costi di produzione, che ha però confermato che la coltivazione dell'avocado non ha costi che giustificherebbero un aumento di prezzo, ma ha diversi problemi che ne aumentano il rischio:
- la possibilità concreta di perdita anche totale del raccolto in caso di clima sfavorevole (sia caldo che freddo)
- i tempi di recupero dell'investimento ben maggiori rispetto a quanto inizialmente previsto: tra i 12 (scenario base) e i 17 anni (scenario negativo)
Stato giugno 2025: Nella campagna 2024-2025, in media ben più calda - e siccitosa - della precedente, ma fortunatamente senza picchi estremi, la produzione è stata buona. Quest'anno tutte le aziende visitate presentano una allegagione quasi nulla, salvo pochissime piante distribuite a macchia di leopardo che presentano una discreta allegagione.
Per come si presentano le piante oggi e a detta dei produttori che hanno seguito le varie fasi di coltivazione negli impianti quest’anno è mancata la fioritura: le piante (si ipotizza a seguito degli stress continuativi degli anni precedenti) non hanno prodotto fiori concentrando le energie per sviluppare la parte vegetativa. Si tratta comunque di ipotesi, sulle quali ci si è confrontati anche con gli amici spagnoli di Tierra y Libertad che hanno sottolineato la grande alternanza nella quantità di produzione da un anno all'altro. Prevediamo di monitorare le colture in atto e di visitare gli amici spagnoli, che hanno più esperienza di noi in questa coltura.
Stato novembre 2017: impiantate 55 piante così suddivise: 38 hass, 2 fuerte e 15 bacon. Sono già dotate di impianto a goccia.
Stato agosto 2018: E' stata effettuata una concimazione a base di alghe e micorrize che permettono lo sviluppo dei batteri utili alle piante. L'impianto è formato da piante di due anni e mezzo e di un anno. Qualche pianta di due anni presenta già i primi avocadi.
Stato aprile 2019: Abbiamo fatto una concimazione con concime maturo misto ovino-equino, ed è stato effettuato il sovescio con solo favino. Per i prossimi anni ho in programma di praticare la stessa tecnica utilizzando un prato di leguminose multiverietale. In generale le piante stanno molto bene.
Stato gennaio 2022: L'impianto procede regolarmente. Quest'anno le piante produrranno i primi frutti, con una produzione molto variabile per pianta. La pezzatura dei frutti sembra molto buona, grazie ad un ottobre molto piovoso. Ad aprile sono state piantate le ultime 100 piante per completare l'impianto iniziato nell'ottobre 2020. Quest'ultime dopo un inverno che le ha un po' maltrattate, si sono riprese facendo una buona vegetazione e qualche pianta potrebbe, già dal prossimo anno, produrre qualche frutto.
Stato settembre 2022: Anche per quest'anno possiamo dire che le piante stanno molto bene ed hanno raggiunto delle buone dimensioni. Purtroppo questo non significa un altrettanto aumento della produzione. In particolare le piante della varietà Bacon risultano molto scariche. Le cause sono da ricercare nel brutto tempo avuto durante la fioritura. Nonostante ciò la produzione dovrebbe arrivare almeno ai 1500 kg, contro i 1000 dell'anno scorso
Stato maggio 2023: Ad Ottobre di quest'anno sono cinque anni esatti dall'impianto, la crescita come speravamo è stata vigorosa ed abbastanza uniforme. Quello che invece ha tradito le aspettative è stata la produttività. Fioriture molto abbondanti non si sono tradotte in fruttificazioni. Problema che dovrebbe diminuire una volta che le piante diventeranno adulte. La salute generale delle piante è molto buona così come la loro crescita.

Bagolaro di Cinzia Malagò e Diego Bongiovanni
Stato novembre 2017: impiantate 250 piante così suddivise: 150 hass, 50 fuerte e 50 bacon. Sono già dotate di impianto a goccia.
Stato agosto 2018: Le piante si presentano in piena vegetazione e vengono irrigate abbondantemente e in modo costante. Sta inoltre provvedendo ad una concimazione con stallatico.
Stato aprile 2019: L'inverno scorso, le piante sono state protette con tessuto-non-tessuto su impalcature fatte con canna di fiume, che sono state tolte a fine marzo. Le piante sono in buono stato vegetativo ed alcune hanno già i fiori. Alcune piante (in punti diversi) non sono state coperte e si è visto un ingiallimento delle foglie che suggerisce comunque la copertura invernale. Comunque anche quest'ultime con la ripresa vegetativa sono in buono stato senza danni al fusto o ai giovani rami. In autunno si è fatta una concimazione con stallatico ovino, proveniente da un vicino con cui barattiamo concime e formaggio in cambio di lascialo pascolare nella nostra. A marzo è stata fatta un'ulteriore concimazione senza interro sempre con stallatico ovino. Su 250 piante solo una è morta, ottimo risultato.
Stato gennaio 2022: Lo sviluppo delle piante è ottimo, sia come apparato centrale che come ramificazione secondaria, almeno sul 90% delle piante. L'altezza media è di 3,5 metri circa.
Non abbiamo riscontrato nessun problema particolare, salvo l’ultima eruzione che ha coperto il fondo con lapilli da 1 cm che hanno danneggiato l’apparato fogliare.
Quest’anno abbiamo visto una buona fioritura ed una discreta allegagione, ma gran parte dei frutti è andata persa tra fine luglio e agosto a causa del caldo, anche se abbiamo concentrato tutta l’irrigazione sugli avocadi trascurando in parte i nostri melograni (che infatti hanno prodotto poco).
Stato settembre 2022: Quest’anno è stato un anno difficile. Non ha piovuto da fine aprile sino a fine agosto con temperature mediamente alte. Le piante sono di grande vigoria e presentano mediamente una buona fioritura, anche se eterogenea. La produzione purtroppo è scarsa dovuta a una abbondante cascola in fase di allegagione. Il nuovo impianto realizzato con 500 piantine ha resistito serenamente alla stagione, 2 sole piante morte il resto sono tutte ottime condizioni con buona crescita fogliare.
Stato maggio 2023: Così come per gli altri produttori la crescita delle piante è stata molto buona, anche se ad oggi la produzione non ha rispecchiato le previsioni. Questo ci ha invogliato ad investire ulteriormente in questa coltura, impiantando altri alberi così da arrivare ad un complessivo di 1250 piante! Confidiamo in raccolti abbondanti nei prossimi anni!


Stato novembre 2017: impiantate 50 piante così suddivise: 40 hass, 5 fuerte e 5 bacon. Sono già dotate di impianto irriguo a pioggia. In azienda erano già presenti altre 60 piante di avocado messe a dimore ad aprile 2016 così suddivise: 50 hass e 10 bacon.
Stato agosto 2018: Sono presenti piante di due età differenti, 50 piante di Maggio 2016 e 50 di Ottobre 2017, per un totale di 100 alberelli. A causa del caldo e della siccità sono morte 4 piante di ottobre 2017. Le altre piante sono in piena vegetazione e qualche pianta di Aprile 2016 presenta già qualche avocado. Le irrigazioni sono costanti e abbondanti con cadenza settimanale. Si sta concimando con concime biologico e si è deciso di piantare altre 20 piante ad Ottobre.
Stato aprile 2019: L'impianto è in buono stato, le condizioni microclimatiche favorevoli e le cure di Mario hanno permesso alle più grandi (poco più di due anni dalla messa a dimora) di avere già i primi frutti. Si è osservato come alcune foglie mostrino delle macchie giallastre sulla pagina inferiore. Non abbiamo ancora capito a cosa siano attribuibili, ma le piante reagiscono eliminando le foglie colpite senza compromettere la salute generale dell'alberello.
Stato gennaio 2022: Le piante, nonostante l'eccessivo caldo estivo del 2021 in cui ho perso circa il 60% di produzione, a livello vegetativo stanno bene. Sono molto sviluppate e prevedo una buona produzione per il prossimo anno. Ho modificato la tecnica di irrigazione mettendo un doppio irrigatore ma diminuendo la quantità di acqua complessiva. Ho impiantato altre 50 piante e in totale il mio impianto ne conta a oggi 160. Ho anche riprodotto ed innestato altre 20 piante circa che verranno messe a dimora il prossimo anno.
Stato settembre 2022: Le piante si sono tutte sviluppate al meglio, grazie anche alle continue cure e ai consigli avuti da una consulente specializzata in coltivazione di avocado e mango. Abbiamo così potuto capire quanto irrigare e quando, e quando concimare e con cosa. Tutte le informazioni avute hanno dato frutti, da me come nelle altre aziende.
Penso di avere una produzione di 3000 kg ma ancora non siamo bravi a fare stime precise e quindi è una cifra orientativa, ma piano piano supereremo anche questa lacuna. Le piante innestate autoprodotte si stanno comportando bene. Si presuppone che il prossimo anno si avrà una piena produzione, cioè le piante avranno tutte frutti.
Stato maggio 2023: Le piante crescono bene e quest'anno si prevede un incremento di produzione.
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Stato novembre 2017: Effettuata la pulizia del terreno, e comprato 220 piante così ripartite: 160 hass, 40 bacon e 20 fuerte, e ha messo a dimora già 100 piante.
Stato agosto 2018: Le piante hanno passato un brutto anno, in parte per una mancata tempestività di intervento da parte di Paolo nella cura degli alberelli principalmente per motivi legati all'approvvigionamento idrico, in parte dovuta ad una serie di avversità climatiche che hanno infierito su di loro (gli eventi climatici straordinari degli ultimi anni si sono abbattuti violentemente in quella zona). L'impianto ad oggi si presenta mal messo e le piante quasi sicuramente ritarderanno di qualche anno l'entrata in produzione.
Di questo ci scusiamo e ci assumiamo tutte le responsabilità del caso informandovi che Paolo ha già provveduto ad acquistare o prenotare le piante che non ce l'hanno fatta, e insieme ad un tecnico agronomo di campo, Fabrizio La Carrubba, abbiamo concordato un calendario di monitoraggio ed eventuali interventi per la cura delle piante.
Stato aprile 2019: Tutte le piante che non avevano superato gli stress descritti nella relazione precedente sono state sostituite, e tutte sono state protette con tessuto-non-tessuto sulla chioma, protettori per il fusto e pacciamate con sacchi di juta esausti per circa un metro intorno alla base della pianta. A inizio marzo abbiamo aperto “random” alcuni teli e le piante sono tutte in ripresa vegetativa, con le foglioline nuove e stanno vegetando. Purtroppo, a metà marzo, dopo una bella giornata primaverile a 22°C, il giorno seguente ha nevicato con forti raffiche di vento, proprio quando le piante erano state appena “scoperte” dal TNT. Da allora le temperature sono risalite, senza eventi estremi, e la ripresa vegetativa non è stata compromessa.
Confidiamo nel fatto che supportando la crescita con una buona concimazione completa le piante si riprenderanno completamente nell’arco di questa primavera. Bisogna comunque aspettare la fine di questa primavera per valutare bene i risultati degli interventi effettuati.
Stato gennaio 2022: La situazione dell’impianto è disomogenea ma in lento e costante miglioramento, ad eccezione di alcune piante isolate in sofferenza. L’estate torrida è stata affrontata con grande dispendio di energie per evitare lo stress idrico. La concimazione è stata fatta esclusivamente con concime organico pellettato e fogliare. Non si è cambiato sistema irriguo e di conseguenza non si è approntato un sistema di fertirrigazione perché la soluzione proposta non mi è sembrata idonea. Al termine della stagione irrigua, cui è susseguito un lungo periodo con costante ed abbondante pioggia che si è protratto fino ad un paio di settimane fa, un agrumicoltore di lunga esperienza mi ha suggerito un sistema che non prevede modifiche all’impianto se non per l’integrazione con il tubo di Venturi. Provvederò all’installazione entro la fine di questo mese in maniera da fare delle prove per tempo.
Stato settembre 2022: L’andamento dell’impianto sembra essere abbastanza stabile nella crescita delle piante che già avevano superato le difficoltà iniziali (in particolare quelle di secondo e terzo reimpianto) e di sostanziale scarso accrescimento per parte delle piante che aveva resistito ma era in evidente situazione di rachitismo (sostanzialmente parte impiantate all’inizio del progetto).
L’aumento della dotazione irrigua ha permesso di sopperire alla siccità che ha caratterizzato inverno e primavera oltre che le persistenti temperature estive ben superiori alla media. Una migliore gestione delle concimazioni ha certamente contribuito a rendere le piante più forti e resistenti anche attraverso la somministrazione di microelementi chelati. Nonostante ciò talune piante, anche in buona vigoria, talvolta deperiscono fino a morire senza apparente spiegazione. Si tratta di fenomeni occasionali ma che mi sembra opportuno segnalare. Produzione pressoché nulla ancora.
Stato maggio 2023: Quest'anno abbiamo assaggiato i primi frutti, che solo un paio di piante hanno prodotto. L'impianto non è in buone condizioni ed una serie di avvenimenti non hanno contribuito a riprendere una coltivazione che già dai primi anni ha avuto difficoltà. Il mio impegno è quello di riprendere l'impianto già da quest'anno, sostituire alcune piante che non ce l'hanno fatta e trovare insieme al Consorzio un modo per recuperare parzialmente il Nostro frutteto.
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