Roberto Li Calzi
Estensione: 6 ettari
Prodotti: arance, limoni, clementine, pompelmi, melograni, avocadi, banane, feijoe, papaye, ortaggi, olive
Progetti: Fondo emergenza 2021, Sostegno alle Aziende 2021, Sviluppo Agricolo Partecipato 2024
Possibilità di accoglienza: ospitalità informale, accoglienza volontari, Soggiorno Costa Saracena
Particolarità: visionario fondatore del Consorzio
Roberto Li Calzi è il visionario fondatore del Consorzio LeGallineFelici, agricoltore biologico dagli anni '80 che ha trasformato una crisi personale in un'opportunità collettiva.
Oppresso dalle difficoltà del mercato tradizionale e sul punto di abbandonare l'agricoltura, ha incontrato i Gruppi di Acquisto Solidale iniziando la vendita diretta. Quando le sue arance non sono più bastate alla crescente domanda, ha coinvolto altri agricoltori creando una rete virtuosa che è diventata il nucleo del Consorzio.
L'azienda di Roberto nasce come agrumeto, progressivamente diversificato fino ad ospitare ad oggi dozzine di alberi diversi: banani, pompelmi, avocadi, olivi, mango, frutti della passione, annone, litchis, guava, noci di macadamia, noci pecan, ortaggi vari, zenzero, ma anche acacie, eucalipti, carrubi, nespoli, lantane, canne, pruni selvatici...
Sono Roberto Li Calzi, il visionario che ha fatto partire la scintilla senza la quale il Consorzio LeGallineFelici non esisterebbe.
Biologico da subito per vocazione naturale, nel 1984 ho contribuito al Coordinamento Siciliano Agricoltura Biologica. Da subito ho cominciato a diversificare questo mio agrumeto, innestando altre varietà e piantando altri fruttiferi, sperimentando anche varietà tropicali.
Nei primi anni 2000 ero così oppresso dalle difficoltà del mercato tradizionale da stare per abbandonare la mia professione.
Fu allora che incontrai la rete dei Gruppi di Acquisto Solidale. Iniziai a offrire le mie arance direttamente alle persone: all'inizio poche casse postali, poi man mano sempre di più. Sono letteralmente risorto economicamente e moralmente grazie ai GAS, e di questo non smetterò mai di ringraziare. Ho trovato nuovi stimoli ed entusiasmo per fare, progettare, costruire un futuro migliore per la Sicilia.
Quando le mie arance, ormai richiestissime, non furono più sufficienti, coinvolsi Barbara, amica e coltivatrice di arance bio, e dopo di lei altri agricoltori, tutti sinceramente impegnati nella pratica di un'agricoltura non predatoria ma portatrice di fertilità e salute.
Sono orgoglioso che la mia iniziativa abbia costituito e stia costituendo una possibilità concreta per un po' di amici di restare dignitosamente a fare gli agricoltori e, nello stesso tempo, di diventare ambasciatori della bellezza, ricchezza e varietà della nostra terra.
Alla mia tavola, attorno ad un buon pasto ed un bicchiere di vino, sono nate molte iniziative, da LeGallineFelici, all’Associazione Siqillyàh, agli SbarchiGas, a ResSud, agli SbarchInPiazza, a RisOrti Migranti, a Lo Faccio Bene Cinefest, al Giardino delle Bio-Diversità...
Mi piace costruire EticheRETIche, reti etiche ed eretiche, non concordi con la verità ufficiale, di qualunque natura sia
Mi piace riprodurre e coltivare le piante
Mi piace molto trasformare la materia e dare nuova vita agli oggetti abbandonati dagli altri
Mi piace aprire nuove strade
Mi piace ascoltare chi sa fare domande
Mi piace accogliere, chi viene per conoscerci
Negli ultimi 20 anni ho scritto troppo e non ne ho più voglia, oggi ho voglia di terra e di relazioni fisiche, con la gente della mia Terra e con i tanti viaggiatori, soprattutto i giovani che lasciano posti di lavoro sicuri nelle città e vengono a proporsi per fare assieme.
Ho viaggiato troppo per promuovere il Consorzio, e non voglio più viaggiare se non in questa nostra isola, per promuoverne un cambiamento che, grazie al Consorzio in continua evoluzione, mi sembra sempre più a portata di mano.
Ho lasciato gli incarichi operativi nel Consorzio, dopo aver formato chi mi avrebbe sostituito, per dedicarmi alla mia terra e alla Sicilia. Ho la soddisfazione di vedere realizzata un'idea collettiva andata molto oltre le aspettative.
Coltivo attivamente il desiderio che quanto realizzato non sia altro che il primo passo di un cammino che possa condurre a un cambiamento reale della società, in cerchi concentrici sempre più ampi che si connettano con le innumerevoli realtà virtuose del mondo.