Co-co-produzioni 2019
Operazione Barbajanni
Pour construire un monde dans lequel agricultrices et agriculteurs, travailleuses et travailleurs, consommatrices et consommateurs
créent, nourissent et promeuvent des relations joyeuses.
Il contesto
Le co-produzioni sono un modello che salda le maglie tra produzione e consumo, sulla base di fiducia, consapevolezza e partecipazione. Co-produrre non è solo un modo per garantirsi dei prodotti di qualità, ma anche. Non è un modo per semplificare l'accesso al credito per le piccole realtà contadine, ma anche. Co-produrre significa creare un'alternativa concreta alle dinamiche di mercato tradizionali.
Nel 2019, mentre il Consorzio, visto il successo delle prime co-produzioni di avocadi, preparava una seconda edizione con una molteplicità di produttori, è emersa un'emergenza che ha cambiato i piani. Vincenzo Vacante, dell'Az. Agr. Barbajanni e allora presidente del Consorzio, si è trovato ad affrontare una crisi devastante: il virus della tristeza (Citrus Tristeza Virus) aveva colpito massicciamente le sue piante, rendendo necessaria l'estirpazione e il reimpianto di gran parte dell'agrumeto. Questo avrebbe comportato costi straordinari, e l’onere di mantenere i costi di gestione a fronte di 4-5 anni senza produzione.
Di fronte al rischio che Vincenzo dovesse vendere la sua azienda, i soci hanno preso una decisione unanime: concentrare la seconda edizione delle co-produzioni su un unico obiettivo - salvare Barbajanni.
Perché quello che per un singolo può apparire insormontabile e definitivo, fa molta meno paura se condiviso con un Noi solido e coeso.
Nel 2019, mentre il Consorzio, visto il successo delle prime co-produzioni di avocadi, preparava una seconda edizione con una molteplicità di produttori, è emersa un'emergenza che ha cambiato i piani. Vincenzo Vacante, dell'Az. Agr. Barbajanni e allora presidente del Consorzio, si è trovato ad affrontare una crisi devastante: il virus della tristeza (Citrus Tristeza Virus) aveva colpito massicciamente le sue piante, rendendo necessaria l'estirpazione e il reimpianto di gran parte dell'agrumeto. Questo avrebbe comportato costi straordinari, e l’onere di mantenere i costi di gestione a fronte di 4-5 anni senza produzione.
Di fronte al rischio che Vincenzo dovesse vendere la sua azienda, i soci hanno preso una decisione unanime: concentrare la seconda edizione delle co-produzioni su un unico obiettivo - salvare Barbajanni.
Perché quello che per un singolo può apparire insormontabile e definitivo, fa molta meno paura se condiviso con un Noi solido e coeso.
Caratteristiche del progetto
Le colture da reimpiantare sono state scelte, oltre che in base alle caratteristiche pedoclimatiche dell'azienda, in base alle necessità del Consorzio: soprattutto varietà tardive, che permettono di coprire la fase della stagione in cui il listino del Consorzio è più scarso, e assicurano buone possibilità di conferimento a Vincenzo. Nello specifico: 550 piante di Tarocco tardivo, 350 di biondo tardivo Lanelate, 300 di Moro, 250 di Mandarino Tardivo di Ciaculli, pompelmi gialli e rosa e siepi di nespolo per diversificazione e biodiversità.
A differenza dell’edizione precedente, il Consorzio non è solo garante tra le parti (produttori e consum’Attori), ma partecipa economicamente alla realizzazione del progetto.
L'importo totale messo a disposizione ha raggiunto 59.205 €, 20.000 da parte del Consorzio, e 39.205€ da 35 gruppi di Consum'Attori che hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa, superando così l'obiettivo di raccolta fondi di ben 9.250€.
Alla firma del contratto di Co-produzione, nel novembre 2019, si è quindi deciso che il Consorzio avrebbe contribuito all'iniziativa con 10.750€ invece dei 20.000€ previsti, e che la differenza sarebbe servita a promuovere progetti di sostegno ai produttori simili a questo.
La scelta è ricaduta sul recupero dell'agrumeto di Salvatore Pirrone, anch'esso estirpato nel 2018 a causa del visurs Tristeza, con il reimpianto di 650 piante di Arance Navel VCR.
A differenza dell’edizione precedente, il Consorzio non è solo garante tra le parti (produttori e consum’Attori), ma partecipa economicamente alla realizzazione del progetto.
L'importo totale messo a disposizione ha raggiunto 59.205 €, 20.000 da parte del Consorzio, e 39.205€ da 35 gruppi di Consum'Attori che hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa, superando così l'obiettivo di raccolta fondi di ben 9.250€.
Alla firma del contratto di Co-produzione, nel novembre 2019, si è quindi deciso che il Consorzio avrebbe contribuito all'iniziativa con 10.750€ invece dei 20.000€ previsti, e che la differenza sarebbe servita a promuovere progetti di sostegno ai produttori simili a questo.
La scelta è ricaduta sul recupero dell'agrumeto di Salvatore Pirrone, anch'esso estirpato nel 2018 a causa del visurs Tristeza, con il reimpianto di 650 piante di Arance Navel VCR.
Il progetto è stato completato nel 2021 per la parte impiantistica, nel 2023 l'azienda è tornata a produrre ed addirittura a restituire parte delle somme previste dal piano di rientro in anticipo! Dal 2024, Vincenzo ha riniziato a conferire al Consorzio i primi frutti: 2.500 chili di arance moro e 1.200 chili di mandarini avana.
Qui il report completo e aggiornato delle coproduzioni realizzate fino ad oggi.
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