Pistacchio

Nome: Pistacia vera (in siciliano frastuca, dall’arabo fristach)

Origine: Turchia e Persia

Esigenze colturali: si tratta di una specie molto resistente e longeva, in grado di adattarsi a diverse condizioni climatiche, crescere fino a 5 m e vivere fino a 300 anni. Si adatta a diversi tipi di terreno, anche a quelli calcarei o poveri di calcio ma non tollera i ristagni idrici e all’elevata umidità del terreno. Resiste bene alla siccità ma per avere un abbondante raccolto sarà necessario eseguire delle irrigazioni di soccorso in caso di aridità persistente.

Nemici: nonostante sia una pianta rustica, è attaccato dal coleottero foragemme (Chaetoptelius vestitus) e dal lepidottero Megastigmus pistaciae.

Raccolta: agosto e settembre ogni due anni. La raccolta dei frutti avviene a mano

Odoo • Testo e immagine
Odoo • Immagine e testo

Descrizione: l’«oro verde» rappresenta la principale risorsa economica del territorio di Bronte, che una produzione dalle caratteristiche peculiari: un frutto dal colore “verde smeraldo” e dal gusto unico.
Tali caratteristiche sono dovute proprio al luogo di produzione, infatti in un terreno “sciaroso” e impervio come quello del territorio di Bronte si realizza uno straordinario connubio tra la pianta ed il terreno lavico favorendo la produzione di un frutto ricercato per le sue elevate proprietà organolettiche.
Le piante di pistacchio iniziano a produrre qualche frutto dopo circa dieci anni dell’innesto. Ogni pianta produce da 5 a 15 kg di tignosella (così è chiamato il frutto smallato ed asciugato) con punte massime di 20-30 Kg.  Negli anni di non raccolta, quelli pari, “di scarica” per i coltivatori, si procede alla cosiddetta potatura verde (le gemme in fase di crescita vengono tolte a mano).