Don Barth

Michel Barthélemy

Estensione: xx ettari

Prodotti: mandorle, capperi, olive, vite

Progetti: -

Possibilità di accoglienza: accoglienza volontari

Particolarità: lavorazione tradizionale capperi eoliani

 
 

L'azienda di Michel Barthélémy opera in due luoghi eccezionali patrimonio UNESCO: l'isola di Alicudi e Noto.

Ad Alicudi, a 350 metri di quota, coltiva capperi autoctoni con il tradizionale metodo eoliano, e Noto produce mandorle, olio monovarietale moresca e vino Nero d'Avola DOC.

La scelta di coltivare in luoghi distanti nasce dalla convinzione che la migliore qualità sia legata alla vocazione del territorio. I capperi vengono trasportati sulle spalle per 1080 gradini fino al porto, mentre le mandorle sono lavorate fresche garantendo massima integrità organolettica. Michel applica buone pratiche agricole rispettose del suolo e ospita volontari desiderosi di condividere l'esperienza agricola.

Leggi la testimonianza di Michel

Mi chiamo Michel Barthélemy e sono di origine francese.

I terreni della mia azienda agricola hanno sede in due luoghi speciali della Sicilia: nell'isola di Alicudi (Isole eolie) a 350 m di quota e nel comune di Noto, a pochi chilometri di distanza dalla riserva naturale di Vendicari.

Nell'isola di Alicudi, in una località esposta a sud che si chiama Pianicello, a 350 metri di quota, ci sono i terreni dove crescono diverse varietà di cappero autoctoni. Le piante vengono riprodotte da seme e i capperi della mia azienda hanno una quantità di sale aggiunto minima, praticamente invisibile all'occhio nudo, anche se i capperi sono comunque salati.
La lavorazione dei capperi che adotto è quella dell'antico metodo tradizionale eoliano, in cui si fanno sudare i capperi freschi e si satura il liquido emesso dai capperi con il sale. Si girano i capperi nel loro stesso liquido per un mese fino a quando lo riassorbono mantenendo turgidità e aroma. Nello stesso sito, viene riprodotto e raccolto il finocchietto selvatico.
Trasporto i miei capperi sulle spalle per 1080 gradini fino al porto di Alicudi - ad Alicudi non esistono né strade né macchine - e poi, dopo un viaggio di cinque ore, i capperi arrivano fino a un laboratorio autorizzato per la lavorazione, a Paternò. La raccolta dei capperi viene effettuata da metà aprile fino a fine luglio.

A Noto coltivo mandorli, ulivi e viti da cui produco vino nero d'Avola D.O.C. Sicilia. Le mandorle Pizzuta, Fascionello e Romana, le regine del siracusano, vengono asciugate al sole e sgusciate man mano che devono essere lavorate, garantendo così la massima freschezza e integrità organolettica. Le creme di mandorla vengono fatte con triturazione senza tostatura della mandorla integrale e in quelle dolci uso solo zucchero di canna.
L'olio è della monocultivar moresca, mentre il vino proviene da uve di un antico vigneto di nero d'avola e viene prodotto e imbottigliato nelle condizioni di temperatura ottimali che offre il vulcano Etna.

Ho scelto di coltivare in luoghi di produzione molto distanti tra loro perché la migliore qualità è legata alla vocazione del territorio. In entrambi i luoghi i terreni fanno parte di un contesto naturalistico e paesaggistico eccezionale, ricadendo entrambi in aree patrimoni dell'UNESCO.
Mi dedico con passione all'utilizzo di buone pratiche agricole: sovescio, concimazione con compost, l'uso di leguminose, pratiche che rispettano il suolo. Portare avanti delle coltivazioni tradizionali di alta qualità nei luoghi di vocazione e lavorarli sul posto favorisce la biodiversità e la preservazione del paesaggio oltre che la tradizione.

Ospito con vitto e alloggio chi ha voglia di condividere con me il lavoro in campagna e sono felice di fare conoscere la mia realtà.