Ripartizione equa del ricavo
Ovvero come calcoliamo i prezzi al produttore, i costi di trasporto, e tutto il resto
Ogni frutto e ortaggio che arriva sulla tua tavola porta con sé una storia di impegno, cura e, soprattutto, di un sistema di valori trasparente. Vogliamo che i nostri consumatori sappiano come stabiliamo i prezzi dei nostri prodotti e come il prezzo pagato si traduce in un sostegno concreto per i nostri territori.
Prezzi Stabili, non dettati dal Mercato
I nostri prezzi sono frutto di un dialogo costante per garantirne equità e stabilità, senza seguire le fluttuazioni di mercato, che non riflettono i reali costi di produzione. Un esempio calzante sono i limoni: quando negli anni scorsi il loro prezzo di mercato è aumentato in modo sproporzionato, il nostro listino non ha seguito quella tendenza; allo stesso modo, quando nel 2024 il prezzo è crollato, il nostro listino è rimasto costante. Questo perché la diminuzione dei prezzi rifletteva un andamento commerciale, non una "miracolosa" riduzione dei costi di produzione per i coltivatori.
Mantenere un prezzo stabile e giusto per i nostri produttori significa garantire loro una fonte di reddito affidabile, necessaria per continuare a investire in pratiche agricole sostenibili e di qualità. Ogni anno quindi, prima dell'inizio di ogni campagna agricola, un Gruppo di Lavoro dedicato si riunisce per definire i prezzi di listino. L'obiettivo è quello di garantire un prezzo giusto per i produttori, mantenendo al contempo i prezzi bassi per assicurare l'accessibilità dei nostri prodotti: equo e bio non dovrebbero essere "caratteristiche di lusso". In genere gli aumenti si limitano a tenere in conto l'inflazione ed eventuali cambiamenti nei costi di trasporto.
Il "Progetto Prezzo Equo"
Per alcuni prodotti, la definizione della giusta remunerazione è più complicata, date le forti pressioni che il mercato e le richieste dei consumatori
esercitano
. Nel novembre 2023 abbiamo avviato il Progetto Prezzo Equo, per trovare un equilibrio che rispettasse le esigenze dei nostri agricoltori e, al tempo stesso, fosse giusto per i consumatori. Abbiamo analizzato in profondità i costi di produzione di avocadi, arance, e limoni, tenendo conto delle specificità di ogni coltura e delle diverse realtà delle nostre aziende agricole.
Abbiamo scoperto che la coltivazione dell'avocado può comportare costi significativi (con l'irrigazione e la trinciatura manuale tra le voci più incisive), che variano molto a seconda della zona e delle pratiche colturali. Ciononostante, resta redditizia anche se la produttività è fortemente alternante e molto sensibile agli eventi climatici avversi.
Per arance e limoni, il nostro studio ha rivelato una variabilità naturale nei costi di produzione tra i diversi produttori - con differenze di anche 4 volte tanto! Siamo orgogliosi di poter affermare che, nella maggior parte dei casi, il prezzo che il Consorzio paga ai nostri agricoltori è significativamente superiore ai loro costi medi di produzione (+50%), garantendo loro un margine equo. Questo ci permette di supportare la maggior parte delle aziende, pur riconoscendo che per alcune in contesti più difficili, i costi possono essere più elevati.
Il tuo contributo, un ricavo condiviso
Ci teniamo a mostrare come ogni acquisto si traduce in un sostegno concreto. La ripartizione del ricavato per i nostri prodotti freschi riflette il nostro impegno. Prendendo le arance come esempio, per ogni euro speso:
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18% va a terzisti, per coprire i costi dei trasporti;
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25% per le spese operative del Consorzio;
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57% torna direttamente ai produttori, riconoscendone il lavoro e l'impegno.
Specifichiamo che il Consorzio non può fare utili, e la sua "fetta" copre i costi vivi di gestione del magazzino, personale, raccolta e selezione dei prodotti. Inoltre, stiamo lavorando per raggiungere il 60% di remunerazione ai produttori - come termine di paragone, nella grande distribuzione questa percentuale è inferiore al 10%.
Ma c'è di più. Parte di ciò che ricaviamo viene reinvestito in progetti di interesse comune.
Ci sosteniamo a vicenda, soprattutto in caso di eventi calamitosi, e crediamo in una produzione che rispetti i limiti del pianeta e promuova lo sviluppo di aziende agricole sane e resilienti. Abbiamo quindi supportato piccoli progetti di rigenerazione dei territori e continuiamo a guardare oltre il nostro "orticello", convinti che il nostro benessere dipenda dal benessere di chi ci circonda e del mondo in cui viviamo.
Fare agricoltura biologica significa prendersi cura del suolo prima ancora che della pianta, e questa filosofia si estende a ogni aspetto del nostro lavoro, inclusa la gestione economica.
Grazie per la tua fiducia e per essere parte di questa storia.