Come nasce il Noi

Dalla fiducia alla co-produzione: il percorso che trasforma consumatori e produttori in una comunità

Pubblichiamo il prezioso contributo di Rémi Kuentz e Brigitte Pavy di Court Jus di Embrun sul tema della fiducia tra produttori e consumatori. Questa riflessione nasce da 7 anni di pratica di scambio commerciale tra Court Jus e le Galline Felici ed è stata presentata alla "Festa dell'altra velocità" di Avigliana nel giugno 2018.


Come nasce e si consolida il "NOI"

Il "NOI" produttori/consumatori è il risultato di un processo che porta a una vera comunione di intenti. I consumatori scelgono prodotti buoni, a un prezzo giusto e coltivati nelle migliori condizioni sociali e ambientali possibili. Il ricavato che ne traggono i produttori permette loro di vivere dignitosamente, non di accumulare profitto. Anche Consorzi, Cooperative e gruppi d'acquisto non perseguono utili finanziari. Insieme creano un'economia diversa, fondata sulla solidarietà invece che sull'egoismo.

Come  germoglia la fiducia?

Partendo da un comune interesse commerciale (dei produttori di vendere, e dei consumatori di mangiare), prende vita uno scambio diverso dal solito:

  • I primi incontri avvengono attraverso reti esistenti: passaparola, internet, altri canali di comunicazione;

  • I primi passi della fiducia si muovono tra persone, "a pelle", in modo istintivo: incontri più formali sulla collaborazione commerciale e incontri più informali in cui si discute di altri argomenti e si condividono momenti conviviali, visite, pasti...

  • Si identifica così una prima base di valori condivisi che permette di andare avanti.

La fiducia cresce nel momento in cui entrambe le parti scoprono di volere la stessa condivisione solidale piuttosto che un vantaggio economico fine a se stesso. A quel punto, la fiducia prende forma in diversi segnali concreti:

  • Il produttore non chiede acconti, o è il gruppo d'acquisto a proporli spontaneamente

  • Il produttore non esita a sostituire o a rimborsare prodotti  che non soddisfano

  • La trasparenza del prezzo: il produttore spiega come si forma il prezzo e come si distribuisce il valore, rafforzando così la fiducia nel suo lavoro

  • Contrattazione "alla rovescia": nelle discussioni sui costi, si propone un prezzo migliore per l'altro piuttosto che per se stessi

  • Entrambe le parti sono serie e rigorose nell'organizzazione delle spedizioni, dimostrando rispetto per la controparte. Si accetta però l'alea degli imprevisti e si riconosce all'altro il diritto all'errore. Ci si confronta ad ogni consegna su modifiche o problemi,  per risolvere insieme le difficoltà.

Infine, la qualità dei prodotti parla da sé, è la prova della passione del produttore e del rispetto per il consumatore. La certificazione bio è solo una componente: nella relazione di fiducia, il prodotto perde il suo anonimato di merce, si arricchisce di relazioni umane, quindi non si può sostituire con un altro, anche di qualità equivalente.

La catena della fiducia si rafforza

La fiducia si consolida e si trasmette dalle persone "pioniere" agli altri, sia nel gruppo di produttori che in quello dei consumatori.
I produttori visitano i gruppi d'acquisto: partecipano ad assemblee, consigli direttivi, momenti conviviali.
Anche i consumatori visitano le aziende dei produttori e provano a capirne le dinamiche. Il produttore accoglie senza sentirsi "sorvegliato" e trova senso e piacere nello spiegare il proprio lavoro. I consumatori possono anche assistere a riunioni interne della rete di produttori, per coglierne lo spirito. Si abbandona il marketing illusorio per una vera comunicazione "occhi negli occhi".

La fiducia non va mai data per scontata: va coltivata costantemente. La catena della fiducia è costantemente rafforzata all'interno di entrambi i gruppi: i soci più attivi di entrambe le parti trasmettono le informazioni agli altri, rispondono a tutte le domande, raccontano i loro viaggi ed i loro incontri. 
Da una parte e dall’altra non si esita a chiedere e dare delle prove se ci sono dei dubbi (es. certificazione bio, elenco dei prodotti usati nella produzione…). La comunicazione costante (nel caso del Consorzio Le Galline Felici i notiziari mensili e gli aggiornamenti dai campi) è molto utile.

Quando la fiducia è totale?

Nel momento in cui tutti i passi per far funzionare lo scambio commerciale vengono fatti INSIEME, in un progetto comune nell'interesse di tutti. In quel momento c'è vera reciprocità, il "NOI" è consolidato e si possono pensare progetti che vanno molto oltre il semplice scambio commerciale.

L'ultimo passo di questo percorso è la co-produzione: un progetto per liberarsi dal sistema "offerta/domanda" dove prevale il "ciascuno per sé" e sostituirlo con una collaborazione basata su "bisogni/risorse". 
Una volta consolidata la fiducia, i consumatori sono pronti a "sostituirsi alla banca" pre-acquistando, mentre i produttori si impegnano sapendo di poter contare sul gruppo per la vendita.
È ciò che è capitato per la co-produzione di avocado tra Le Galline Felici e alcuni gruppi d'acquisto francesi: i produttori si sono ritrovati con grande abbondanza di arance, ma con minore quantità di altri prodotti molto richiesti, come gli avocado. Ciò ha portato ad un contratto per la loro coproduzione, firmato tra il consorzio e 12 gruppi francesi nel 2017. Francesi che prestano denaro a siciliani: una straordinaria prova di fiducia!